Acufeni.
Principalmente la malattia si manifesta con rumori e click alle orecchie e/o affaticamento dei muscoli masticatori.
Particolarmente rilevante, se non di vitale importanza è l’inquadramento del paziente da un punto di vista clinico.
In particolare va eseguito uno studio radiologico completo statico e dinamico del rachide cervicale, ed una valutazione Posturale e Posturolometrica approfondita.
Tipi di acufeni.
Principalmente se ne distinguono due tipi.
Il Primo l’acufene oggettivo.
E’ determinato da un suono che si genera all’interno del corpo.
Generalmente è causato da anomalie vascolari.
Determina l’insorgenza di un flusso ematico turbolento che attraverso il tessuto osseo viene trasmesso all’organo dell’udito.
Il Secondo l’acufene soggettivo.
E’ il più comune e rappresenta una percezione personale di un suono in assenza di un qualsiasi rumore reale.
Esistono altri tipi di acufeni.
Principalmente derivano da alterazioni e problemi dell’articolazione temporo mandibolare o ATM.
Infatti, alcune componenti dell’orecchio medio hanno un’origine comune con la mandibola e sono funzionalmente collegati anche alla muscolatura masticatoria e mimica.
Anatomicamente l’articolazione tempro mandibolare, essendo posizionata bilateralmente e medialmente al meato acustico esterno si articola con l’osso mandibolare e con l’osso temporale.
Connette il condilo mandibolare con la fossa mandibolare del temporale.
Infatti il movimento complesso della mandibola nei tre piani dello spazio è fondamentale per la masticazione e la fonazione e influisce sull’assetto della colonna vertebrale.
E sul funzionamento della muscolatura cervicale e dorsale arrivando a condizionare le curvature della colonna vertebrale e di conseguenza la postura e l’equilibrio.
Questa e una delle principali causa di acufene” non uditiva.”
Le modificazioni come le asimmetrie, le malocclusioni dentali, il bruxismo e lo stress sono responsabili di un’eccessiva contrattura dei muscoli masticatori.
Provocano una sovra stimolazione del muscolo del martello, determinando un’eccessiva suscettibilità dell’orecchio interno da associarsi ad acufeni e sordità.
Gli squilibri si trasmettono alla muscolatura cervicale, che assume contratture patologiche che secondo la teoria ”somatosensoriale” possono innescare acufeni.
Le tecniche e l’analisi posturale da noi eseguita.
Associate al trattamento posturale che tende al riallineamento dei segmenti vertebrali e alla normalizzazione delle tensioni muscolari.
Possono migliorare la qualità di vita delle persone con acufeni.
Con il coinvolgimento dell’odontoiatra e del posturologo-posturometrista, oltre che dell’otorinolaringoiatra viene programmando un lavoro di equipe, dove si giunge ad una corretta diagnosi ed a una terapia integrata.
È importante quindi che tutti abbiano le giuste nozioni .
Per poter individuare eventuali patologie e per poter indirizzare correttamente il pazienta affetto da acufeni.